L’azzurro del mare ha lasciato posto a un grigiolino opaco di un ufficio o di una classe. Il senso di libertà e spensieratezza delle ferie si è trasformato rapidamente in malumore, stanchezza generale e alterazioni del sonno. Tutto normale, si chiama
sindrome da rientro, un fenomeno che colpisce sia adulti che ragazzi, nei giorni successivi al rientro dalle ferie.

Perché influisce sul nostro riposo?

Uno dei principali problemi della sindrome da rientro coincide con l’alterazione della qualità del sonno. Per delle ragioni tanto ovvie quanto inevitabili:

Cambiamento repentino del luogo fisico in cui abbiamo passato diverse notti; e con esso cambiano fattori determinanti sulla qualità del riposo come temperatura, luce, rumori, materasso e cuscino.

Cambiamento improvviso degli orari: il ritorno alla routine causa uno strano effetto “fuso orario”, le lunghe dormite e i pochi impegni, vengono sostituite improvvisamente da fastidiose sveglie e obblighi improrogabili.

Aumento degli impegni quotidiani: il lavoro, la scuola, le attività domestiche, si traducono in un aumento delle responsabilità e stress che si ripercuote inevitabilmente sulla qualità del nostro riposo in modo negativo.

Quali sintomi e come rimediare

Insonnia, risvegli frequenti, sonnolenza diurna, irritabilità e stanchezza sono tra i principali sintomi che si possono accusare al rientro dalle vacanze.

In realtà nella maggior parte dei casi la sintomatologia si risolve spontaneamente nel giro di qualche giorno, anche grazie a piccoli stratagemmi per aiutare il corpo e la mente a ripartire con slancio dopo l'estate:

Può essere utile per esempio:

• Organizzare un rientro graduale: meglio smorzare il grande cambiamento tornando in città almeno 48 o 72 ore prima del ritorno al lavoro o a scuola. Dare il tempo all’organismo di recuperare i ritmi della quotidianità.
  
• ​Fare attenzione all'alimentazione: spesso in vacanza si eccede nei pasti, preferendo cibi grassi, alcool, caffè, fumo di sigaretta, tutti nemici del buon riposo. Per questo al rientro sarebbe meglio optare per cene più leggere a base di verdure, frutta, carni magre o pesce oppure un piatto di pasta al pomodoro, cibi semplici da digerire che favoriscono un riposo migliore.
  
• Fare un po’ di esercizio fisico: in maniera leggera o moderata, stimola la secrezione cerebrale di endorfine
  (mediatori cerebrali del benessere), aiuta a rilassarsi e controllare lo stress, l'umore migliora e si dorme anche meglio!

Ricorda che per dormire bene è necessario un sistema letto di qualità: rete, materasso e cuscino devono rispondere alle tue esigenze di riposo. Questo è il primo passo da compiere per godere pienamente di un sonno sano e rigenerante.